waiting for Ref
La programmazione danza dell’edizione 2017 di Romaeuropa Festival sarà anticipata da un percorso di avvicinamento: una serie di incontri dedicati ai coreografi in programma al Re17f# con il supporto dei materiali provenienti dall’archivio di Romaeuropa. Aprendosi allo sguardo di un gruppo di studiosi, l’archivio permette di rintracciare e restituire al pubblico le linee di continuità della programmazione del Festival e la sua memoria trentennale. Tra memoria e approfondimento, il lavoro degli artisti verrà presentato al pubblico secondo una prospettiva trasversale e generatrice di connessioni tra passato e presente.
Ingresso ai singoli incontri: € 3
Info e prenotazioni: 06 45553050
> GIOVEDÌ 8 GIUGNO / h 18:00
+ Annalisa Piccirillo
Un viaggio nelle memorie che, tra passato, presente e futuro, s’imprimono sui palcoscenici di Romaeuropa Festival. Da Akram Khan a Sidi Larbi Cherkaoui, da Dorothée Munyaneza ad Azzurra De Gregorio, si discuteranno le evoluzioni coreografiche che ogni artista, nella differenza della propria ‘lingua-madre’, ha prodotto in risposta alla complessa ricerca di un’identità multiculturale.
BIO:
Annalisa Piccirillo
È Dottore di ricerca in “Studi Culturali e Postcoloniali del Mondo Anglofono” (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, 2012), e ha prodotto una tesi dal titolo Disseminazioni coreografiche: corpi-archivio della danza femminile. Dal 2013 co-cura la progettazione e la realizzazione della piattaforma archivistica M.A.M Matriarchivio del Mediterraneo. Grafie e Materie, dedicata alla collezione delle espressioni performative in circolazione nell’area mediterranea; ha insegnato presso il Theater Film and Media Institute della Goethe University di Francoforte, e al momento svolge attività di ricerca indipendente. Nel suo lavoro investigativo, studia le forme politiche e poetiche dei linguaggi corporei che si registrano nella memoria coreografica contemporanea; assumendo una prospettiva postcoloniale e di genere, la sua analisi interculturale predilige i contesti performativi del Sud Africa, dell’India e dell’area mediterranea.
No comments